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martEDì 16 LUGLIO

>> SCHIO / Giardino Jacquard / h 21,15

Biglietto unico € 10 / In caso di pioggia: Faber Box

TRITTICO

Compagnia Naturalis Labor

Pezzi fragili

Coreografie Luciano Padovani

danzano Roberta Piazza e Andrea Rizzo

Costumi Lucia Lapolla

Sguardo critico Mauro Zocchetta

Una co-produzione Visioni di Danza Festival 2021

Con il sostegno di MiC / Regione Veneto / Comune di Vicenza / Arco Danza

Durata 22 minuti

 

“Attraverso l’alfabeto di un teatro-danza espressivo e d’impatto, Roberta Piazza e Andrea Rizzo raccontano dunque, in ‘Pezzi Fragili’ una storia d’amore ma, più ancora, una storia di umanità: in scena il nostro essere tutti in viaggio e quell’improvviso, forse inatteso ma insieme cercato, momento nel quali due sguardi si incrociano, si legano e ci legano, rendendoci essenziali l’uno per l’altro, cadendo e rialzandoci, perdendoci e ritrovandoci, ma sempre e comunque essenziali...”.  Alessandra Agosti, Il Giornale di Vicenza

Prélude

Coreografie Luciano Padovani

di e con Alice Carrino, Jessica D’Angelo, Giuseppe Morello

Costumi Lucia Lapolla

Sguardo critico Mauro Zocchetta

Una co-produzione Visioni di Danza Festival 2021

Con il sostegno di MiC / Regione Veneto / Comune di Vicenza / Arco Danza

Durata 14 minuti

Video https://vimeo.com/656222982

Un trio, sulla musica di “Prélude à un aprés midi d’un faune” di Claude Debussy. Un’atmosfera neoclassica canoviana accompagna lo spettatore nell’intreccio amoroso tra il Fauno e le Ninfe.

Night Wolves

Coreografie e concept Luciano Padovani

di e con Alice Carrino, Jessica D’Angelo, Giuseppe Morello, Roberta Piazza, Andrea Rizzo

Costumi Lucia Lapolla

Una co-produzione Visioni di Danza Festival 2021

Con il sostegno di MiC / Regione Veneto / Comune di Vicenza

Co-finanziato attraverso il Bando Cultura 2021

Durata 15 minuti

L’energia e l’intensità che si sprigionano in questo Night Wolves evoca la forza del branco. Un branco di uomini o lupi?

 

“... con tutti e cinque i danzatori in scena, molto pregevoli sul piano tecnico e coinvolgenti sul piano espressivo. Non c’è “una” storia qui ma “la” storia: il nostro essere animali, oltre le sovrastrutture sociali e culturali, lupi nella notte, tra scatti di aggressività e attimi di smarrimento, bisogno di cura e di protezione. Bella fisicità, sapiente uso dello spazio, grande intesa corale e riuscito, soprattutto, equilibrio fra danzatori e spettatori, in un gioco di ruoli collegati, di richiami e di riflessi che esaltano il senso del lavoro firmato da Padovani. Applausi del pubblico che ha seguito lo spettacolo seduto sull’erba...”.  

Alessandra Agosti, Il Giornale di Vicenza

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